Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza

lunedì 29 settembre 2008

Università

Oggi ho voglia di parlare della situazione di disagio che sta vivendo l'università in generale, prendendo spunto dalla giornata di oggi che mi ha reso partecipe dello sfogo di alcuni ricercatori.
E' cominciato un nuovo anno accademico nella mia università e già sorgono i primi problemi: durante un'ora di lezione che doveva essere diretta da una ricercatrice questa è venuta in aula mettendo in chiaro subito che non avrebbe presieduto alcuna lezione di questa settimana, e forse anche della prossima. Tutto questo perchè? Ci ha spiegato chiaramente la sua presa di posizione critica con un semplice riassunto dei fatti:
con l'introduzione dell'ordinamento 3+2 sono di fatto aumentati i corsi di laurea e con questo anche la necessità di assumere professori. Cosa hanno fatto quelli del governo? hanno messo i dottorandi in cattedra, con una retribuzione di neanche 10 euro l'ora. Questa situazione è andata avanti per vari anni. Ora i dottorandi e i ricercatori si sono stufati del non aver garanzie dal governo che, invece di cercare di migliorare la situazione, propone soluzioni inaccettabili tagliando sempre più fondi. Una tra queste lo è il tentativo di privatizzare le università statali, e ciò se fosse attuato ci verrebbe a costare come tasse cinque volte di più rispetto a quelle attuali. Una seconda proposta è quella di assumere, dal 2010, un professore tra i ricercatori ogni cinque pensionati, precludendo le possibilità di lavoro di molti dottorandi e ricercatori.
La manovra inoltre prevede inoltre la possibilità per gli Atenei di trasformarsi, con una minor sovvenzione statale, in fondazioni private. Da un lato ciò significa autonomia, sia giuridica che finanziaria, libertà nel cercarsi finanziamenti e minor burocrazia. D'altra parte questo elimina ogni limite all'aumento delle tasse universitarie e mette in seria discussione la libertà nel fare ricerca.
Tutto questo non viene minimamente menzionato nei tg, in cui si parla solamente di tagli delle spese senza specificare mai il significato di questi. E, per dirne un'altra, in tanti non parlano della grande quantità di esuberi di cui sarà protagonista la scuola(per quanto riguarda quella primaria), in seguito all'adozione del maestro unico, rispetto a quelli che verranno effettuati in Alitalia(che, per chi non lo sa, non esiste più!!!). La mano del governo non si discute

domenica 28 settembre 2008

Le tragedie nelle strade

Per questo post ho preso spunto da un incidente accaduto molto vicino a casa mia.
Il 24 Settembre una donna e' morta e altre tre persone sono rimaste ferite in un grave incidente stradale avvenuto stamani sulla superstrada Firenze-Pisa-Livorno, nei pressi di San Miniato (Pisa). Questo incidente è stato causato dall'imprudenza di un "camionista" 21enne rumeno: accortosi di non avere freni efficienti nel suo tir, stava sorpassando continuamente veicoli che viaggiavano ad una andatura regolare, incurante dei pericoli che poteva provocare l'elevata velocità. Trovandosi di fronte ad una coda non ha avuto modo di arrestare la propria corsa ed è andato a sbattere con le altre macchine che nel frattempo stavano viaggiando lentamente. Le conseguenze le ho viste con i miei occhi: il camion aveva "schiacciato" qualche macchina ed era riuscito a sfondare la protezione tra le due carreggiate, finendo la propria corsa nella carreggiata opposta. Il camionista, naturalmente, è rimasto illeso.
Ma io mi chiedo: com'è possibile che possano accadere tali tragedie??? Com'è possibile che il camionista, accortosi del guasto, ha proseguito sconsideratamente a velocità sostenuta il proprio viaggio???
Tante volte mi domando cosa c'hanno nella testa queste persone, e lo dice il sottoscritto che fa della prudenza uno dei propri principi.
Tanto i camionisti in strada possono fare quel che vogliono: in quasi tutti gli incidenti in cui ne è coinvolto uno rimangono praticamente illesi, vista la stazza del proprio mezzo. Le vittime siamo sempre noi automobilisti che viaggiamo tranquillamente per le strade italiane.
Ma i controlli ci sono??? Su striscia la notizia di qualche settimane fa si parlava proprio della sicurezza per conto dei camionisti. Loro sono dotati di congegni elettronici(i cronotachigrafi) installati nei tir che calcolano i km percorsi, la durata del tragitto e la velocità. Detto in poche parole, questi dispositivi sono una sorta di scatole nere dei tir, e registrano ogni movimento del mezzo, e in caso di abuso o di norme violate i guidatori saranno sanzionati. Questi congegni vengono accuratamente manomessi dalle aziende, incuranti delle regole vigenti. Il servizio di striscia mostra che camionisti, quando firmano il contratto per un'azienda, devono assumersi tutte le responsabilità derivanti dalla manomissione del cronotachigrafo, altrimenti si devono cercare un altro lavoro, oppure gli viene data proprio la possibilità di manometterlo personalmente. Non attenersi a questo dispositivo equivale ad essere più pericoloso in strada, in quanto i camionisti possono essere più facilmente preda di stanchezza, di sonno, visto che è, in certo senso, spronato a continuare la propria corsa per terminare il lavoro prima possibile, dato che non gli viene vietato.
Fatte queste considerazioni, rimane da dire che sarebbe meglio utilizzare altri mezzi per il trasporto dei mezzi, oppure un maggiore rigore nei controlli da parte dei carabinieri, perchè questa situazione sta diventando insostenibile!!

venerdì 26 settembre 2008

Alitalia

Questa volta mi voglio occupare di uno dei temi più dibattuti delle ultime settimane: la questione Alitalia. Vivo questa situazione un pò da disinteressato, visto che non faccio(o meglio non facevo parte, visto che è fallita) parte dello staff di Alitalia, però ho avuto l'occasione di denotare per l'ennesima volta come i politici riescano sempre a ingerire in tutte le questioni in cui possono ricavare notevoli profitti. Ma se il tutto veniva affidato ad Air France, che si era anche sobbarcata tutti i debiti della compagnia italiana, non succedeva tutto questo putiferio. Invece tutto deve rimanere in mano agli italiani, ed è necessario la presenza di veri "patrioti" per portare a termine la trattativa. Sentite cosa dice Travaglio:

http://www.youtube.com/watch?v=dw_EDSQNhOA

domenica 21 settembre 2008

Il Dottor Zivago

Voglio inaugurare una nuova sezione dedicata ai libri che quotidianamente leggo. Oggi, puntualmente, ho finito di leggere "Il Dottor Zivago" di Boris Leonidovic Pasternak. Devo dire che questo libro mi è piaciuto molto, anche se inizialmente ho trovato un pò di difficoltà ad imparare tutti i nomi e, soprattutto, i soprannomi che si affibbiavano le persone. Proprio grazie al "Il Dottor Zivago", Pasternak ottenne una vastissima fama internazionale e nel 1958 fu insignito del premio Nobel per la letteratura, che le autorità sovietiche gli imposero di rifiutare. Nel 1965 il regista David Lean trasse dal libro una celebre riduzione cinematografica, interpretata da Omar Sharif e Julie Christie. Il romanzo dell'autore moscovita, uscito in Italia nel 1957, è ambientato in Russia e attraversa gli anni della Rivoluzione d'Ottobre, della guerra civile, dello scontro con i Tedeschi. Il protagonista Jurij Andrèevic, un medico, che cerca di preservare e salvare la propria umanità, la propria capacità di amare, il proprio diritto alla felicità malgrado la tragedia terribile della guerra nella quale viene coinvolto. Alla fine, dopo una breve, illusoria parentesi di serenità, dovrà arrendersi al corso svilente, disgregatore e annichilente della realtà. Di lui resterà un libro di poesie che i suoi più cari amici conserveranno a sostegno e conferma di un loro finalmente ritrovato sentimento di gioia profonda. Il romanzo, pur parlando degli orrori bellici e denunciando la loro assurdità e gratuità, è tuttavia soprattutto una grande storia d'amore. Quella tra Jurij e Lara. I due, accomunati da un animo assolutamente nobile, finiscono per intrecciare indissolubilmente i propri destini, salvo andare incontro ad una separazione tanto lacerante quanto forzata. Un altro tema predominante è la descrizione straordinaria di paesaggi naturali spesso imbiancati dalla neve, un universo illustrato e commentato con una spontaneità, semplicità e leggerezza ammirevoli. Infine, ma non ultimo, sottolineiamo il tema dell'arte. Jurij, ad un certo punto della sua vita, avverte l'esigenza irrefrenabile di cimentarsi con la scrittura, un bisogno intimo che lo accompagnerà fino alla morte assumendo il senso, sia pur gramo, di un riscatto dalla sofferenza. Un'arte che comincia ad essere identificata con il tentativo di superamento del limite ultimo imposto dalla morte attraverso un'opera da affidare alla memoria."Ora, come non mai, gli era chiaro che l'arte è sempre e senza tregua dominata da un duplice motivo. Un'instancabile meditazione sulla morte, da cui instancabilmente essa crea la vita". La fine di Jurij sarà una morte annunciata, quando tutto si è più o meno compiuto. Jurij è consapevole della sua malattia, del suo fisico debilitato anche dalla vita provvisoria, dagli alloggi di fortuna, dai bivacchi che ha abitato da solo o ha condiviso con Lara e dove pure è stato felice.La provvisorietà di una vita condizionata dalla guerra, non cero scelta deliberatamente. In conclusione l'amore, la bellezza della natura, l'arte,lo ribadiamo,sono il nucleo del romanzo di Pasternàk.Non possiamo aggiungere la Storia, e riteniamo sia un bene, anche perchè essa non è "magistra" di niente, se non del fatto che l'uomo è lupo per l'uomo, e che questi è sempre disponibile ad abbandonarsi ad una nuova guerra, ad una nuova violenza. Il che è ampiamente comprovato da quanto continua ad accadere nella nostra "civiltà".
VOTO: 4/5

mercoledì 17 settembre 2008

I tappi di plastica


Allora...come mio primo post veramente importante(si fa per dire) voglio esporre un argomento che non viene molto pubblicizzato dai media o quant'altro: rullo du tamburi, l'oggetto in questione è... il riciclo dei tappi di plastica. Non so quanti di voi sono a conoscenza dell'argomento, ma in molti luoghi sparsi in Italia, prevalentemente in Toscana, viene effettuata la raccolta dei tappi delle bottiglie di acqua presso organizzazioni religiose, Caritas e Misericordie. Dicono che possono essere riutilizzati per costruire delle carrozzelle, anche se ne servono in notevole quantità.

Su internet si è sparsa la voce che tutto questo sia solamente una leggenda tramutata in realtà: nel già lontano 1995 fece molto scalpore la storia di un disabile che in provincia di Novara aveva raccolto 5 quintali di tappi, ma poi dovette amaramente scoprire che in realtà nessuno glieli avrebbe "convertiti" in una carrozzina. Quando la notizia uscì sui giornali una signora organizzò una colletta e così per fortuna la vicenda ebbe un lieto fine".

Io a questo punto mi fido del vecchio detto "se non vedo non credo", comunque questa raccolta, a cui anche io do il mio contributo, possiede i suoi risvolti positivi: infatti, se praticata, consente di non cestinare insieme tappi e bottiglie, facilitando la fase di riciclaggio, perchè questi due oggetti sono costituiti da materiali diversi e non possono essere ricilati insieme. il materiale di cui sono fatti i tappi è Polietilene (PE), mentre quello delle bottiglie è Polietilene tereflatato (PET), e il processo di riciclaggio per i due materiali è differente. Inoltre questa pratica svolge una funzione educativa, perchè dà importanza al riciclaggio dei rifiuti, e in questi tempi non è una cosa da poco...

martedì 16 settembre 2008

Introduzione nel mondo dei blog

Salve a tutti. Questo è il mio primo intervento nel mio blog(e spero lo sia di una lunga serie), e lo scrivo, tanto per intenderci, perchè la prima pagina vuota un pò mi rattrista(cose mie).
Che dire...niente. Spero di avere un pò di tempo da poter dedicare a questo spazio, e spero anche di poter ricevere molte visite condite da altrettanti commenti su temi che via via cercherò di esporre, perchè sono dell'opinione che solo confrontandoci si impara e si cresce. Mi sta già scadendo il tempo a disposizione, e a questo punto non mi resta che risalutare tutti quelli che leggeranno il post e...alla prossima.